Gestire un proprio server di posta significa andare incontro a grossi grattacapi. Se non si ha esperienza conviene affidarsi a soluzione esterne come Gmail per domini. Tuttavia esistono soluzioni preconfezionate che in un attimo permettono di avere il proprio server di posta elettronica con pochi comandi da shell, e bye bye NSA. Questo però non ci esula dal fare manutenzione per cercare di combattere lo spam.
Oltre ai filtri che si basano sul contenuto della mail è possibile ridurre lo spam anche verificando se la mail proviene da server in black list e respingendo direttamente la mail in caso di riscontro positivo. In questo caso l’utente finale non avrà alcun riscontro, si dà per scontato che la mail sia spazzatura. Tin.it e Alice attuano questa politica regolarmente, e allo stesso tempo ci suggeriscono alcune autorità affidabili in materia.
Sul lato pratico, qmail si affida a spamdyke per gestire questo aspetto, mentre invece su Postfix si può direttamente intervenire nel main.cf e aggiungere questi elementi al proprio smptd_client_restrictrions, che in teoria dovrebbe già esistere:
reject_rbl_client zen.spamhaus.org, reject_rbl_client psbl.surriel.com, reject_rbl_client bl.spamcop.net
Credo che queste black list possano bastare (già zen.spamhaus.org ne racchiude diverse), altrimenti si corre il rischio di diventare troppo “cattivi”.
Per approfondimenti -> How-To: Fight SPAM with Postfix RBL