Ancora su WordPress e Lighttpd: la cache è controproducente?

Ci sono dei limiti che bisognerebbe conoscere e che non devono essere superati: questo vale in tutti i campi compreso quello dell’ottimizzazione di WordPress. Oggi ho fatto un piccolo passo indietro e ho disinstallato il plugin W3 Total Cache, ma non perché ce n’è uno migliore nel suo settore, anzi. Io avevo installato APC sul mio VPS proprio per permettere al plugin di sfruttare la RAM come cache anziché il disco, pensando di guadagnare in prestazioni.

Fortunatamente oggi il mio fornitore di hosting mi ha trasmesso un articolo che mi ha fatto ricredere: nella mia configurazione di Lighttpd e PHP (CGI), che è quella creata da Kloxo, ad ogni richiesta viene fatto partire un nuovo processo PHP, il quale con APC crea una cache che però non può essere utilizzata dagli altri processi. A questo punto la conclusione è logica: si perde solo tempo e si spreca RAM nel creare tante cache quanti sono i processi. Usare il disco come cache su un VPS è allo stesso modo poco furbo, quindi ho preferito togliere il plugin e recuperare DB Cache Reloaded per eseguire il caching delle sole query MySQL.

Tuttavia non è detto che uno si debba rassegnare a rinunciare ad una Opcode Cache: basta limitare il numero dei processi PHP-CGI ad uno e lasciare gestire a PHP i propri workers. Anche se non è la stessa cosa in termini di prestazioni, ci sarà un solo processo e una sola cache. Non penso però di fare esperimenti a breve.

no limits

4 thoughts on “Ancora su WordPress e Lighttpd: la cache è controproducente?

  1. Se hai la possibilità prova varnish, un reverse proxy HTTPD che fa da cache x PHP e query SQL. Ho un blog che usa wordpress e facendo dei test con ab ho riscontrato un aumento di prestazioni di almeno 20-30 volte.

  2. Ciao $pooky, non ho mai pensato di installare Varnish sui miei VPS (mi ha sempre spaventato) ma potrei farci un pensierino, almeno si setta la cache una volta per sempre per tutti i siti. Da una rapida ricerca su Google leggo gente che si smazza parecchio per farlo andare con i Virtual Host…

  3. Avere un VPS è come gestire un server vero e proprio, a me su Arch Linux e FreeBSD ha funzionato al primo colpo con la configurazione di default. Ho solo cambiato la porta del server http da 80 a 8080 perché ovviamente sulla 80 ci va messo Varnish.

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